Medora, la community dei professionisti della salute, dedica un approfondimento al tema dell’intelligenza artificiale applicata al dialogo tra medico e paziente, sottolineando l’esempio virtuoso di RiAtlas.
Nell’articolo, a cura di Luca Romanelli e Alberto Giancone, un focus sulle sfide e sulle prospettive delle soluzioni DTx, per contribuire ad un reale efficientamento dell’attività sanitaria, che passa anche attraverso l’interoperabilità dei sistemi informativi.
“La collaborazione con interlocutori di rilievo del mondo della sanità, come strutture ospedaliere e aziende farmaceutiche, per noi è fondamentale per poter costruire insieme risultati che sarebbero altrimenti fuori dalla nostra portata: le evidenze che possono emergere da studi clinici certificati sui benefici apportati ai pazienti sono le fondamenta su cui realizzare la nostra crescita nei prossimi anni, che ci vede guardare con attenzione anche a tutto il mercato europeo, dove soluzioni equivalenti stanno trovando sempre più accoglienza”, sottolinea nell’articolo il CEO di RiAtlas, l’ing. Luca Romanelli.
“Per ora i nostri sforzi sono concentrati sull’interoperabilità dei dati e sul processo di certificazione della nostra come dispositivo medico, obiettivo che contiamo di raggiungere entro il 2023: successivamente la partecipazione a trial multicentrici di caratura europea diventa una prospettiva concreta. Nel frattempo abbiamo già ottenuto 1 brevetto sull’algoritmo di classificazione dello stato di salute utilizzando la scala ICF, ne abbiamo depositato un altro per la visualizzazione nel tempo dei codici ICF individuati e siamo sicuri che nei prossimi anni emergeranno ulteriori innovazioni meritevoli di protezione brevettuale”.
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